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Sergio Fermariello

   

Sergio Fermariello nasce a Napoli nel 1961.

Interrompe gli studi universitari di Scienze Naturali per dedicarsi esclusivamente al disegno e alla pittura.

Inizialmente recupera il lessico visivo familiare, nel tentativo di catturare il tempo e la memoria. Verso la metà degli anni Ottanta il disegno tende a immagini sgranate, perde la messa a fuoco sull’oggetto, liquida le sue intime narrazioni con un lavoro forzato di blow-up, rendendo “la forma invisibile e vuoto il contenuto”, come dichiara l’artista. Ciò che rimane è un segno ripetuto, ostinato nella sua fissazione, che continua a graffiare la carta per inerzia e da cui emergerà il guerriero, icona che accompagnerà il lavoro di Fermariello fino alle opere più recenti, tra cui Guerrieri-scrittura (2017), entrato nella collezione del MADRE. Partendo da un segno, un minuscolo pittogramma riconoscibile nella figura stilizzata di un guerriero ripetuta ossessivamente, l’artista realizza una “scrittura illimitata”, ricoprendo l’intera superficie della tela. Fermariello si definisce “scrittore di una sola parola” che, a partire dal solo significante stenografico del guerriero, egli ripete come un mantra, vanificando ogni altro tentativo ermeneutico d’interpretazione. E, infatti, nel suo lavoro il segno non rimanda a un altro segno, ma si reitera nella propria autoreferenzialità semantica. Come un monaco zen, l’artista coltiva il segno realizzando un corto circuito linguistico che rinvia “al grido inarticolato delle origini e al termine delle sue presunzioni dialologiche”, chiarisce l’artista.

Nel 1989 Fermariello riceve il primo importante riconoscimento con il premio internazionale Saatchi & Saatchi per i giovani artisti a Milano. Da quello stesso anno ha inizio un’intensa collaborazione con la Galleria Lucio Amelio, presso cui esporrà nel 1989, 1991 e 1992. Nel 1993 Achille Bonito Oliva gli dedica una sala personale nel "Padiglione Italia" della XLV Esposizione internazionale Biennale d'Arte Venezia. Nel 2004 presenta a New York, al Pier 17, L'installazione itinerante Avviso ai Naviganti. Nel 2005 un suo lavoro viene acquisito dal Museo di Capodimonte di Napoli, nel padiglione d'arte contemporanea. Nel luglio 2009 presenta al Museo MAC di Niteròi in Brasile, l'installazione i Migranti, mostra successivamente riproposta al Museo PAN di Napoli. Nel 2013 il Building one, grattacielo finanziario di Canary Wharf (Londra) acquisisce due suoi grandi lavori.